When there′s no future, how can there be sin?
Quando non c’è futuro, come può esserci peccato?
We’re the flowers in the dustbin
Siamo fiori nel cestino
We′re the poison in your human machine
Siamo il veleno nella tua macchina umana
We’re the future, your future
Siamo il futuro, il tuo futuro
cantava Johnny Rotten all’epoca dei Sex pistols, ma il futuro c’e, esiste, eccome. È un futuro sempre più cristallino, illuminato da bagliori di pensieri elevati e competenza. Quest’ultima, scarsa o nulla nel Governo Draghi, a partire dallo stesso Presidente del Consiglio, si eleverà vertiginosamente nei prossimi anni con i governi Fedez/Ferragni. I Ferragnez o i Fedagni che vogliano dirsi, indicheranno, da neo-premier eletti, la via del luminoso avvenire del nostro Paese circondandosi di collaboratori di alta professionalità e soprattutto di straordinaria competenza come Selvaggia Lucarelli, Chef Rubio e Alessandro Gassman. Con loro nell’Esecutivo Marco Travaglio avrà la strada spianata per la poltrona presidenziale al Colle per un glorioso settennato, fatto di giustizia promossa a suon di tintinnanti condanne e gioiose gogne giornalistiche. L’informazione sarà sotto la garanzia di Rula Jabreal che offrirà un ampio margine di espressione, purché strettamente confinato nel politicamente corretto, decidendo di volta in volta cosa è politico e cosa è corretto. Il mondo della Difesa sarà governato dalla Murgia che abolirà per motivi etici l’uso delle divise militari. Le sostituirà con una più comoda kefiah, con il simbolo di Hamas, non potendo imporre loro un sari indiano con disegni kashmir, fino ad abolire anche i militari stessi, obbligandoli da civili a sfilare in tutina di tessuto lamè ai Gay/Lgtb Pride indetti ogni giorno pari, così, perché fa fine e non impegna. Nel frattempo la Boldrini sarà dichiarata patrimonio dell’Unesco e relegata come icona da adorare in una villa a Capalbio dove, tra due stuoli di camerieri filippini, tutti i radical chic d’Italia si recheranno in pellegrinaggio per adorarla dietro una parete di vetro. Il dono più di moda sarà la bottarga di Orbetello al prezzo politico di cinquanta euro l’etto e tutti i devoti la depositeranno ai suoi piedi. Lei in cambio assegnerà a tutti i pellegrini di genere maschile un nome femminile sostitutivo, tanto per non offendere le donne oppresse. Il Papa sarà abolito, così come il Vaticano, e sarà sostituito da Fabio Fazio che trasferirà gli studi di Rai3 nella ex residenza del Pontefice sopra Piazza San Pietro. Ogni domenica mattina si affaccerà dal balcone e con lo strascico tenuto in mano dalla Litizzetto si produrrà in una diretta di “Che tempo che fa”. Dopo aver letto le sacre scritture di Saviano benedirà i buoni, corretti e di sinistra, scomunicando tutti gli altri, non prevedendo per loro alcun ravvedimento operoso. Lo sport sarà governato da ex atleti fortemente impegnati nel sociale, nel senso che tramite i social con i loro post apriranno milioni di menti ristrette e acritiche. Marchisio sarà il riferimento di tutti gli sportivi e, come neo sindaco di Torino, istituirà l’inginocchiamento obbligatorio per cinque volte al dì, rivolto verso la statua di Jen Reid, la giovane donna inglese di Liverpool, alla quale si è ispirato lo scultore Marc Quinn per l’opera in onore del Black Lives Matter.
Poi alle 7.30 è suonata la sveglia e dopo aver riaperto gli occhi mi sono ritrovato incastrato tra il cuscino e le lenzuola che mi avvolgevano le gambe. Ho tirato un sospiro di sollievo nel realizzare che mi trovavo nel presente e che il futuro appena vissuto era solo un sogno bizzarro
o forse no…