41º Parallelo Nord. Napoli-NYC: latitudini e appartenenze.
“È interessante e fa così bene, aggirarsi tra una folla innumerevole e irrequieta come questa. Tutti si rimescolano come le onde d’un torrente, eppure ognuno trova la sua via e arriva alla sua meta. Solo in mezzo a tanta folla e fra tanta irrequietezza io mi sento veramente tranquillo e solo; e più le vie rumoreggiano più mi sento calmo.” (da “Italienische reise” J.W. Goethe Napoli, 1787)
A partire da questa considerazione la domanda è: “Quali e quante appartenenze comuni si srotolano in due luoghi collocati sullo stesso parallelo geografico, lontani settemilatrecentoventidue chilometri?” Napoli e New York City, come tutte le altre città, sono fatte di uomini e materia e questo percorso fotografico cerca di scomporre le due dimensioni, esponendo ciò che esiste di comune o estraneo tra le due città.
Il buio nella rappresentazione urbana della quotidianità è illuminato solo localmente là dove il senso della vita reale si nasconde. Fabbricati che sfruttano la verticalità come piante alla ricerca della luce e uomini che si inabissano sotto la crosta di asfalto delle strade alla ricerca di maggior dinamismo, nascosti nel buio delle gallerie del sottosuolo metropolitano.
Le metafore si avvitano tra strade, cartelloni pubblicitari, passi stampati sui marciapiedi o nelle attese di chi non ha da chiedere più nulla alla dimensione urbana e si limita a guardarla da un punto di osservazione privilegiato.
Il senso della morte è rappresentato nelle sue forme per descrivere meglio la paura degli uomini. Le geometrie si replicano là dove la prospettiva si perde sempre nello stesso punto oltre il quale nessuno sa cosa si nasconda.
Napoli e NYC: città protagoniste della fame atavica rappresentata dalle maschere dei loro abitanti, come simulacri della commedia dell’arte, che assumono le sembianze di ogni singolo bisogno primario.
La narrazione fotografica è volutamente condizionata dalle parole che scaturiscono dalle percezioni avvertite durante gli scatti e in occasione degli abbinamenti fotografici. Non è un impedimento alla libera interpretazione, ma rafforza ciò che le immagini hanno rappresentato per me in quel preciso istante.
“Il senso delle grate è nelle fessure. Attraverso gli spazi la realtà e le forme si incontrano ridando un senso allo spazio.”
“The sense of the gratings is in the cracks. Through spaces, reality and forms meet and give a sense of space.”
“Rette che formano angoli e tracciano decisioni; nel mezzo, resta ciò che rimane di noi stessi dopo averle prese.”
“Lines that form angles and trace decisions; in the middle, there remains what remains of ourselves after having taken them.”
“Correre veloci nel sottosuolo è un modo per essere invisibili e sparire nascosti nel buio per riapparire in altri luoghi.”
“Running fast in the underground is a way to be invisible and disappear hidden in the dark to reappear in other places.”
“Verticalità e speranza sono come gemelli siamesi. Non conta la direzione, ma quanto ci si allontani da terra.”
“Verticality and hope are like Siamese twins. The direction is not important, but how far you go from the ground. “
“L’illusione è immaginare di prendere una direzione precisa attraversando una strada.”
“The illusion is to imagine taking a precise direction by crossing a road.”
“La percezione urbana del tempo si consuma nelle attese scolpite sui marciapiedi.”
“The urban perception of time is consumed in the expectations carved on the sidewalks.”
“Metropoli dagli stomaci smodati come giganti insaziabili e poetici.”
“Metropolis with excessive stomachs like insatiable and poetic giants.”
L’intimità violata dall’arte.
Intimacy violated by art.
“Schiacciati sono i ricordi sotto il peso della tradizione. Solo il cielo può liberarli”
“The memories are crushed under the weight of tradition. Only heaven can free them “
“Le prospettive si incrociano in punti immaginari come le coscienze.”
“Perspectives intersect in imaginary points such as consciences .”
“La delimitazione della sofferenza è sempre disegnata con recinti e simboli a garanzia dell’oblio.”
“The delineation of suffering is always designed with fences and symbols to guarantee oblivion.”
“Riflettere sulle superfici lisce e diffondere luce: aspirazioni.”
“Reflect on smooth surfaces and diffuse light: aspirations.”
“Trasportare nel cellophane un destino e tagliare di continuo le strade di altri che trasportano altri destini”
“Carrying a destiny in cellophane and continually cutting the streets of others carrying other destinies”
“Narrazioni affisse o impresse nel metallo della città raccontano storie che si rincorrono all’infinito.”
“Narratives affixed or impressed in the metal of the city tell stories that run after each other.”
“Le reti di comunicazione in città sono sospese negli intervalli tra ogni singola esistenza.”
“Communication networks in the city are suspended in the intervals between each single existence.”
“Deprivazione, oblio e prospettiva coesistono senza mai incontrarsi “
“Deprivation, oblivion and perspective coexist without ever meeting”
“L’arte prigioniera di spazi aperti e libera di essere ciò che vuole all’interno degli edifici”
“The art captive of open spaces and free to be what it wants inside the buildings”
“Lo sviluppo in altezza e la storia azzerano il tempo cittadino.”
“ Development in height and history reset the city time.”
“Il pudore delle città si nasconde nelle immagini spiate attraverso gli edifici”
“The shyness of cities is hidden in the images spied through the buildings.”
“Terra, sabbia, pietra, cemento, ferro. Tutti i modi di essere della materia si conformano in direzione del cielo”
“Earth, sand, stone, cement, iron. All the modes of being of matter conform in the direction of the sky”
“La percezione del dopo oltre la fine è immersa nel ventre di ogni città.”
“The perception of the after over the end is immersed in the belly of each city. ”
“Le città non si integrano con il mare. Il mare le isola da un tutto che vive solo sulla terra ferma.”
“Cities do not integrate with the sea. The sea isolates them from a whole that lives only on land.”
“Trasmissioni urbane .”
“Urban broadcasts.”
“Attraversamenti”
“Crossings”
“Guadagnare altezza scalando: questione di prospettiva.”
“Gaining height by climbing: a master of perspective.”
“Riflettere.”
“To reflect.”
“Illudersi di non essere più incarcerati dallo spazio.”
“The illusion of not being imprisoned by space anymore.”
“Finestre .”
“Windows.”
“La perdita del senso di appartenenza inizia dagli stereotipi urbani”
“The loss of a sense of belonging starts with urban stereotypes.”