A chi fa paura il Generale Vannacci? Forse a pochi come persona e come potenziale governante, ma cosa ha fatto concretamente per guadagnarsi tutta questa notorietà? Ha scritto un libro. È un resoconto che informa i lettori sul suo personalissimo pensiero in merito a diversi temi: immigrazione, sessualità, sanità, scuola, lavoro e tante altre cose. Questo è ciò che ha prodotto, ma la domanda iniziale era su chi è spaventato dall’autore del libro, domanda alla quale si può aggiungere: “Cosa spaventa di più, lui o ciò che pensa? Come al solito la suburra social, bipartisan, si è scatenata, aiutandolo a tenere viva la sua notorietà, così come le vendite del suo volume, ma dentro quella melma fangosa di post osceni, tweet insultanti, video raccapriccianti e spacciati come pseudo satira, qualcuno, tra quelli che governano i partiti del centro sinistra, non capisce che demonizzare Vannacci significa demonizzare milioni di persone che o la pensano come lui o gli sono molto prossimi? Le campagne politiche del Pd e di tutta la truppa left sono solo costruite contro qualcosa o qualcuno, forse perché, come noto, opporsi è più facile e redditizio (almeno a breve termine) che costruire. D’altronde il M5S l’ha dimostrato: “vaffa” a tutti prima di governare e poi il vuoto pneumatico una volta al governo, con l’aggravante del reddito di cittadinanza come se piovesse, superbonus che arricchisce chi ricco lo era già di suo, alla faccia dell’”abolizione della povertà”. Finché la sinistra prenderà esempio da tutto ciò, a meno che tenti un colpo di Stato sul modello bolscevico-sovietico, perderà le elezioni da qui all’eternità, oppure potrebbe iniziare a interessarsi concretamente alle paure e ai bisogni di chi la pensa come il Generale Vannacci, compresi quelli che lo insultano, ma poi la pensano come lui…