“Abbassare il limite di velocità? Che stupidaggine! Certo, salverebbe delle vite, ma un sacco di gente arriverebbe in ritardo!” come diceva Homer Simpson in una delle sue puntate migliori. Lui non se ne intendeva di statistica e approssimava la realtà per eccesso, ma un suo omonimo Edward Hugh Simpson, matematico, pubblicò nel 1951 una dimostrazione di un paradosso scoperto da un altro suo collega, tal George Udny Yule, quarantotto anni prima. Tale paradosso in statistica dimostra che se non sai leggere bene i dati (e la faccenda non è mai così semplice), trai conclusioni sbagliate. I due, inconsapevolmente, hanno preconizzato ciò che sta accadendo adesso nel nostro Paese. In breve, i media pubblicano dati sul Covid, magari commentandoli, qualcuno li legge e li prende così come sono per verità assoluta. Tra quei dati commentatori e politici attingono spunti per i relativi talk show e le proprie campagne elettorali più o meno permanenti. Infine, in diversi si riversano nelle piazze convinti di uno o più complotti che minano la libertà individuale, proprio a partire da quei dati amplificati e male interpretati. Sostanzialmente, la lettura sbagliata dei numeri corrisponde al paradosso di Edward Hugh Simpson, mentre la catena di reazioni paranoiche potrebbe definirsi come il paradosso di Homer Simpson. Vi risparmio la descrizione del primo di paradosso perché il web gronda di dimostrazioni statistiche con tabelle a doppia entrata e formule varie. Mi limito solo a dire che se in Israele 515 pazienti vengono ricoverati per Covid grave e, di questi, 301 (il 58,4%) sono completamente vaccinati, ciò non significa che i vaccini non siano efficaci. Infatti, quelle percentuali sono confuse dall’età dei vaccinati e dall’alto tasso di vaccinazione di quel paese. Ciò che trovo interessante è che sia media che politici giochino su quei dati ignorandone per ignoranza o interesse i paradossi statistici e alimentando il complottismo, risultato di una paranoia collettiva che alimenta la tendenza di una popolazione a scaricare all’esterno sospetti e dubbi interiori puntualmente proiettati sugli altri individui. Peccato che i danni legati ai non vaccinati saranno ancora tangibili per lungo tempo se i più oltranzisti continueranno a ragionare come Homer Simpson quando diceva: “Non dirlo mai più! i rischi stupidi sono il motivo per cui vale la pena di vivere la vita!”.