Resistenti alla storia

Shoichi Yokoi era un uomo tenace. Lo rendeva così la totale dedizione ai suoi valori, fino all’estremo. Cinquant’anni fa, veniva ritrovato sull’isola di Guam dopo aver continuato a combattere per il suo paese anche se la Seconda Guerra Mondiale era finita da tempo. Il fatto è che nella cultura bellica nipponica il sopravvivere alla guerra era un disvalore, per non parlare di un’onta insopportabile. Non credo che gli “eroi” dei giorni nostri baratterebbero la propria vita per un’idea o, in mancanza di quest’ultima, almeno di un ideale. Rimane oggi solo il gesto di rifiuto ottuso dello scorrere del tempo. Meglio per alcuni interpretare il presente attraverso occhiali che filtrano solo un mondo del passato, che forse non esisteva neanche allora.

L’ANPI, che tra iscritti e sostenitori è composto soprattutto da gente che finita la seconda guerra mondiale non era neanche nata, rappresentando peraltro solo una delle componenti partigiane, quella comunista, visto che le altre, liberali, cattoliche, laiche non di sinistra dopo la guerra non vollero essere rappresentate dall‘Associazione, ha deciso di prendere posizione comprendendo le ragioni di Putin. In sostanza, la colpa dell’invasione per l’ANPI sarebbe di Biden e dell’Occidente.

https://www.corriere.it/politica/22_febbraio_26/anpi-biden-smetta-minacciare-russia-donbass-atto-legittimo-contro-l-allargamento-nato-est-renzi-parole-vergognose-b657753e-96f0-11ec-ae45-371c99bdba95.shtml

https://www.iltempo.it/politica/2022/02/27/news/partigiani-anpi-russia-ucraina-guerra-giusta-minaccia-usa-nato-bombe-vittime-comunicato-vergognoso-renzi-30632151/

Le posizioni dei “compagni” dell’ANPI sembrano uscire da un corteo del ‘77 e fermarsi lì, nonostante lo scorrere della storia e connotano un’abitudine del passato ancora in voga nel presente: definire con il termine “Occidente” tutti i mali del mondo. C’è una tendenza ideologica a pensare che il potere economico e quindi quello politico sia concentrato solo in Europa e negli Stati Uniti. In sostanza, si pensa che ogni scelta o non scelta presa in Europa o negli USA determini il destino del resto del mondo, arroccandosi come i soldati giapponesi in una nicchia di pensiero isolata dalla realtà. Negli ultimi trent’anni il “non Occidente” come la Cina, con il resto dell’Estremo Oriente, l’India e altri Paesi come la stessa Russia dominano i mercati e quindi gran parte del potere globale. Il peso del cosiddetto Occidente va sempre più misurato con la bilancia dell’Oriente. Giustificare guerre di aggressione con la retorica dell’Imperialismo occidentale, oltre a essere fuori tempo è semplicemente ridicolo. La Russia è il paese più esteso della terra, uno di quelli che detiene la gran parte delle materie prime nel mondo. Pensare che si debba preoccupare di difendere ogni centimetro di confine aggredendo tutti i Paesi dirimpettai ritenuti non sodali è come credere che i Russi per difendersi dovrebbero occupare tre quarti delle terre emerse del pianeta. Perché mai, secondo la vulgata antiamericana, l’Ucraina dovrebbe essere invasa dalla Russia per renderla sicura quando a migliaia di chilometri ad est confina con gli stessi USA attraverso un irrisorio spazio marittimo e a sud con la Cina, oggi amica, ma domani chissà. D’altronde Russia e Cina nella storia si sono affrontati già diverse volte. Dunque sarebbe davvero così pericolosa la NATO che, come noto, ha solo scopi difensivi? Mah, sta di fatto che la sinistra, quella vera, del nostro Paese sta con Putin giustificandolo e contro la Nato additandola di imperialismo d’antan. Se Shoichi Yokoi fosse stato recuperato oggi dalla giungla dell’isola di Guam probabilmente avrebbe fatto harakiri…

Author: admin

Michele Morandi nasce a Napoli nel 1964. Dal 1990 vive a Torino dove svolge la professione di Medico Igienista. Il suo indissolubile legame con Napoli, così come la cultura degli anni ’70, hanno fortemente influenzato la sua azione creativa. La trasposizione di immagini e vissuti del passato sono sempre diretti a un’interpretazione della realtà corrente. Nel 2013 pubblica per la Hever editrice L’uomo che non esiste. Il volume è stato presentato a Napoli presso la Saletta Rossa della Libreria Guida e a Torino al Salone Internazionale del Libro di quell’anno. Nel 2015 pubblica sempre per la Hever editrice Il teorema della memoria, presentato a Torino in anteprima presso il Salone Internazionale del Libro e a Napoli presso il Palazzo delle Arti. Nel 2019 pubblica per L’Erudita del Gruppo Giulio Perrone Editore Segui la marea. E’ autore del blog Il buco nelle nuvole, una pagina che oltrepassa la cortina nebbiosa del politically correct e del pensiero unico oggi imperante nel giornalismo e nella politica.

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