Pseudo antagonisti e “combattenti” ecologici

A quei ragazzi in piazza contro il 41 bis e contro i combustibili fossili:

qualcuno cerca di convincere e soprattutto convincersi che chi non è d’accordo con voi sia un benpensante. Ma chi è un benpensante? Chi pone solo problemi, senza alcuna cognizione di causa, rastrellando notizie compiacenti sul web, protestando e portando in piazza solo indignazione, senza proporre soluzioni realistiche oppure chi quei problemi li affronta, li analizza faticosamente dopo anni di studio e cerca con obiettività laica e scientifica di risolverli?
Tutti pensiamo che il regime del “41 bis” sia disumano, ma è benpensante chi va in piazza lanciando slogan (…e non solo), senza proporre possibili alternative o chi cerca di trovare altre possibilità partendo da quando e perché quel regime carcerario è nato, cercando soluzioni per salvaguardare la dignità dei detenuti e la sicurezza della detenzione? Quegli stessi pseudo antagonisti in piazza  sarebbero scesi ugualmente se al 41bis, con gli stessi reati a carico, ci fosse stato uno dichiaratamente di destra? E allora chi sono i veri benpensanti, quelli che cercano di isolare problemi che non hanno colore, sforzandosi di proporre qualcosa o chi vive solo di nostalgie ideologiche, prigioniero di queste ultime, come banali ultras calcistici, felici di esserlo e di non cercare soluzioni realistiche, tanto è più comodo e funzionale farle esprimere agli altri per poi contestarle. Per questo avete bisogno di nemici per sopravvivere. Chiunque può esserlo, meno l’analisi completa del reale. Parlate per slogan e, se qualcuno cerca di andare oltre, fate finta di non vedere, non sentire, ma parlate lo stesso. Non vi informate, provando a leggere o studiare anche ciò che non vi piace. Ma come c…o si fa a protestare contro l’impiego delle risorse energetiche fossili dei governi mondiali senza considerare che su otto miliardi di persone circa la metà vive in soli quattro stati della terra e che tre di questi sono i principali produttori al mondo di energia con combustibili fossili e nessuno di essi è in Occidente. Come mai nessuno rivolge direttamente le proteste a quegli Stati, ma si preferisce imbrattare il centro delle città europee? Forse perché da noi la democrazia, della quale voi però negate l’esistenza, ve lo permette e in Cina, qualora decideste di scendere in piazza con un dress code da black block lanciando sassi e bottiglie o riteneste di imbrattare, con democratica“vernice lavabile” una statua di Mao Tse Tung in breve vi trasformereste nel contenuto macinato di qualche involtino primavera. Come mai, nel vostro slancio Green, nessuno di voi si preoccupa delle condizioni di chi estrae in Africa i metalli che servono alla produzione delle batterie per la transizione ecologica e nessuno di voi si preoccupa dello smaltimento di queste ultime? Come mai a nessuno di voi sta a cuore la libertà in quei paesi che inquinano il mondo, ma si preferisce accusare l’Occidente di ogni malefatta, tanto non si rischia mai di sbagliare.
I benpensanti veri siete voi!

Author: admin

Michele Morandi nasce a Napoli nel 1964. Dal 1990 vive a Torino dove svolge la professione di Medico Igienista. Il suo indissolubile legame con Napoli, così come la cultura degli anni ’70, hanno fortemente influenzato la sua azione creativa. La trasposizione di immagini e vissuti del passato sono sempre diretti a un’interpretazione della realtà corrente. Nel 2013 pubblica per la Hever editrice L’uomo che non esiste. Il volume è stato presentato a Napoli presso la Saletta Rossa della Libreria Guida e a Torino al Salone Internazionale del Libro di quell’anno. Nel 2015 pubblica sempre per la Hever editrice Il teorema della memoria, presentato a Torino in anteprima presso il Salone Internazionale del Libro e a Napoli presso il Palazzo delle Arti. Nel 2019 pubblica per L’Erudita del Gruppo Giulio Perrone Editore Segui la marea. E’ autore del blog Il buco nelle nuvole, una pagina che oltrepassa la cortina nebbiosa del politically correct e del pensiero unico oggi imperante nel giornalismo e nella politica.

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