Nessuno tocchi Soumahoro.

Dal dizionario Treccani:

Garanzia: Predisposizione di un mezzo idoneo ad assicurare l’adempimento di un’obbligazione, l’esercizio di una funzione o, in genere, l’osservanza di un precetto legislativo o di un determinato impegno.

Garantismo: Concezione dell’ordinamento giuridico che conferisce rilievo alle garanzie giuridiche e politiche volte a riconoscere e tutelare i diritti e le libertà fondamentali degli individui da qualsiasi abuso o arbitrio da parte di chi esercita il potere.

L’onorevole Soumahoro, legittimamente eletto alla Camera dei Deputati nelle liste di Sinistra Italiana- Verdi, è parente di alcune persone oggetto di avvisi di garanzia per indagini su Cooperative indagate in merito a: “ temi investigativi diversi e complessi, che concernono l’impiego dei fondi erogati, i rapporti con l’erario, con i dipendenti e con i soggetti coinvolti” come dichiarato da un Procuratore Capo della Repubblica. Bene, anzi per lui e i suoi parenti male…

L’onorevole in questione è a tutt’oggi estraneo all’indagine e ciononostante, come di consueto, è preso di mira dalla stampa filo governativa e non, pronta e dimostrare garantismo eccetto che per gli avversari. La questione non è solo il fuoco incrociato di alcune destre, ma quello dei suoi compagni (…è il caso di chiamarli così) di area politica. Questo signore, non solo non è indagato, e già questo non ne farebbe un presunto colpevole di nulla, ma non si è mai sottratto ad alcuna domanda a chiarimento sulla questione che lo riguarda di striscio. Tuttavia, Frantoianni &co., quelli che l’hanno lanciato con una fionda nel calderone elettorale, a fini di bieca propaganda, proprio per i suoi legami con quel mondo dal quale adesso fanno finta di prendere le distanze da lui senza una credibile motivazione. Un disgustoso moralismo, da parte di coloro che hanno piazzato mogli e compagne in Parlamento, contro un loro deputato con la sola colpa di essere parente di alcuni indagati. Nulla mi accomuna politicamente  alle idee dell’onorevole Soumahoro, (così come non credo che la moda sia un diritto…), ma sogno un Paese dove essere semplicemente il parente di un indagato non sia già una condanna per un intera famiglia a mezzo magistratura e stampa in eterno cortocircuito. Quei personaggi oscuri, accoliti del mondo “progressista” che stanno sparando ad alzo zero sull’onorevole Soumahoro, dopo averlo sfruttato elettoralmente, non rappresentano alcuna garanzia per le istituzioni ne’ hanno a cuore alcun garantismo insito nelle definizioni di Treccani, che indicano esattamente ciò che la sinistra di questo paese non ha mai inteso rappresentare. 

Per quanto mi riguarda, nessuno tocchi Soumahoro visto che tra i due fratelli Caino non è lui…!

Author: admin

Michele Morandi nasce a Napoli nel 1964. Dal 1990 vive a Torino dove svolge la professione di Medico Igienista. Il suo indissolubile legame con Napoli, così come la cultura degli anni ’70, hanno fortemente influenzato la sua azione creativa. La trasposizione di immagini e vissuti del passato sono sempre diretti a un’interpretazione della realtà corrente. Nel 2013 pubblica per la Hever editrice L’uomo che non esiste. Il volume è stato presentato a Napoli presso la Saletta Rossa della Libreria Guida e a Torino al Salone Internazionale del Libro di quell’anno. Nel 2015 pubblica sempre per la Hever editrice Il teorema della memoria, presentato a Torino in anteprima presso il Salone Internazionale del Libro e a Napoli presso il Palazzo delle Arti. Nel 2019 pubblica per L’Erudita del Gruppo Giulio Perrone Editore Segui la marea. E’ autore del blog Il buco nelle nuvole, una pagina che oltrepassa la cortina nebbiosa del politically correct e del pensiero unico oggi imperante nel giornalismo e nella politica.

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