«Se continuiamo ad affrontare i problemi alla Greta siamo fritti. Siamo all’ideologia dell’incompetenza».
D: Lei non apprezza il via libera del ministro Fioramonti agli studenti che vogliono partecipare al #Fridayforfuture?
R«Mica il ministro può giustificare i ragazzi. O è diventato un suo potere?».
D: Non lo impone.
R:«Ecco. Allora sarà una manifestazione autorizzata. Come il “Giorno della memoria”. Solo che è di un’assurdità pazzesca».
D: Perché?
R:«I problemi non si affrontano in termini ideologico-sentimental-patetico».
D: Allora come?
R:«In termini scientifici. Userei le ore di queste manifestazioni per fare seminari autogestiti ai quali far partecipare lo scienziato che racconta come va il clima».
D: Alcuni forse lo sanno solo grazie a Greta.
R:«C’era bisogno di lei? Lo avevano già detto fior fior di scienziati. Forse non avevano l’eco di questa bambina».
D: Appunto, se serve a moltiplicarne l’eco non può essere utile?
R:«Ma non è dicendo “mi avete rubato i sogni” che si affrontano i problemi».
D: Piuttosto?
R:«Capendo problemini che sfuggono totalmente alla bambina. Bisogna porsi il problema delle risorse disponibili. Se uno sviluppo economico è compatibile con l’ambiente».
D: Non le sembra che comunque Greta stimoli la nascita di una coscienza critica tra i suoi coetanei?
R:«Ma non nascono così le coscienze critiche!».
D: Invece?
R:«Lentamente, faticosamente, con la formazione. Greta dovrebbe andarci a scuola. Forse si renderebbe conto che lei è svedese, i ragazzi che scioperano sono europei, ma in piazza non ci sono né indiani, né cinesi, né brasiliani. Non mi pare un problemino da poco».
D: Questa intervista pubblicata oggi sul Corriere della sera è stata fatta a Matteo Salvini?
R: No.
D: Giorgia Meloni?
R: No.
D: Donald Trump?
R: No.
Silvio Berlusconi?
R: No.
D:Viktor Orbàn?
R: No.
Il personaggio intervistato è Massimo Cacciari! Il professore, certo non proprio un uomo di destra, esprime la sua opinione sul fenomeno Greta.
Vorrei scrivere qualcosa, ma non ho altro da aggiungere…
Alla prossima.