Meglio i napoletani o la munnezza?

In un comunicato stampa, che sbaraglia ogni ricerca filologica sul linguaggio italico, gli ultrà atalantini chiariscono in modo definitivo il concetto di campanilismo: “A Bergamo è sempre stata una questione di campanilismo e non di razzismo: ben venga quando sentiamo Bergamasco contadino cantato a gran voce nella maggior parte degli stadi italiani! Ben vengano gli ‘odio Bergamo’. Tutto questo vissuto sulla nostra pelle non ci ferisce, tutto questo non lo reputiamo razzismo ma anzi ci lega semplicemente di più alla nostra terra, ci rende ancor più fieri delle nostre origini. Noi non siamo Napoletani… la cosa è abbastanza evidente per tutti ma non per qualcuno!”.

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Alla faccia di Steinbeck

Dunque, eccoci alla cronaca di questi ultimi giorni consumatasi a Macerata: una giovane ragazza con problemi di dipendenze viene trovata a pezzi in alcune valige. Dai riscontri sembrerebbe essere stata uccisa e sarà poi la medicina legale a stabilire quanto dall’overdose e quanto dalla mano dell’uomo o degli uomini.

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Le streghe son tornate: femminismo fuori orario

I tempi sono cambiati che piaccia o no. Il ruolo della donna almeno nel mondo occidentale si è trasformato. È innegabile che i limiti sociali, un tempo oggettivamente limitanti, sono stati elaborati e superati dalle società civili e non certo a colpi di frasi fatte e simbolismi vaginali, sfoggiati con i pollici e gli indici delle due mani accostati.

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