"…come dice mia nonna, se senti freddo vuol dire che l’hai già preso".

“…come dice mia nonna, se senti freddo vuol dire che l’hai già preso”. Lo scriveva un allora giovane autore, Simone Laudiero in: “La difficile disintossicazione di Gianluca Arkanoid”. I nonni spesso sono più saggi della fisiologia del nostro corpo. Siamo una macchina quasi perfetta. Le escogitiamo tutte per difenderci e ci riusciamo bene, anzi benissimo. Il nostro organismo risponde agli attacchi estranei con un sistema, quello immunitario, che vigila su di noi con un’impressionante mole di cellule e sostanze che attraverso strategie ultra elaborate attaccano e disinnescano ogni influenza pericolosa proveniente dall’ambiente circostante. Un sistema quindi deputato, dopo migliaia di anni di evoluzione, a preservare la nostra salute da ciò che potrebbe essere dannoso. La macchina però può, in alcuni casi, incepparsi per vari motivi, alcuni non del tutto ancora spiegati, e impazzire. Gli anticorpi prodotti su misura contro quegli agenti estranei da contrastare e distruggere, a volte riconoscono i nostri tessuti come i pericoli da eliminare. In sostanza noi stessi diventiamo vittima di quel sistema che dovrebbe difenderci, con drammatiche, spesso fatali, conseguenze che caratterizzano le malattie autoimmunitarie (Artrite reumatoide, Lupus Eritematoso Sistemico, Sclerodermia, ECC.).

Leggendo un titolo accattivante sulle dimissioni dell’ennesimo politico eletto nelle file del M5S a Genova:

http://www.ilfoglio.it/politica/2017/02/28/news/quell-espressione-un-po-cosi-che-hanno-i-grillini-che-lasciano-il-m5s-di-genova-122785/

mi sono avventurato tra le colonne del quotidiano per curiosare su quanto dichiarato dal Consigliere regionale in merito alla sua decisione e riportato su “Il Foglio”: “Non posso davvero continuare a chiedere scusa per gli atteggiamenti, le mancanze, la superficialità e l’arroganza di altri dunque – ha aggiunto – mi chiedo se è questa l’onestà che gridiamo nelle piazze? O forse anche l’onestà è diventata uno slogan vuoto, demagogico e strumentale?”

In merito ad alcune nomine decise dal Movimento (secondo il quotidiano) avrebbe aggiunto: “Una selva di deroghe, date e non date, a seconda delle simpatie e delle convenienze dei ‘cerchi magici’ spesso in aperta violazione dei principi fondanti del Movimento, che hanno portato, dunque, ad una conduzione verticistica, in Liguria, di una forza politica che aveva sempre fatto dell’orizzontalità e della partecipazione, libera e vera, un suo punto di forza”.

Non ho fatto alcun ragionamento su chi ha pronunciato tali parole, per totale non conoscenza della persona e delle circostanze alle quali si riferisce, ma non ho potuto fare a meno di osservare l’obiettivo, per lo meno esplicito, al quale fa riferimento: l’onestà. Ho immaginato proprio “l’onestà” alla medesima stregua della salute di cui sopra, quale etica suprema alla quale un organismo dovrebbe sempre aspirare. Se il sistema immunitario sta alla denuncia della disonestà quest’ultima sarà il baluardo naturale a difesa dell’organismo collettività, ma se essa assumerà i toni da suburra di piazza e la demagogia si sostituirà al discernimento con un qualunquismo linciante, il sistema di difesa impazzirà e si rivolterà contro il proprio organismo diventando poi morbo.

Il giustizialismo travestito da indignazione, cavalcato per decenni da una cospicua parte politica, poi annientata da quello stesso giustizialismo, insito in altri poteri dello Stato, non ha insegnato nulla, oppure i protagonisti politici di oggi sono troppo giovani per ricordarsi di quell’era nella quale si barattò il confronto politico con una più agevole delegittimazione giudiziaria.

Non più tardi di ieri il leader politico francese Fillon, in occasione della propria audizione giudiziaria sul caso che lo coinvolge, ha definito il suo (…e forse tanti altri dello stesso genere): “Assassinio politico”.

Certo il M5S gode ancora di grande salute elettorale e qualunque cosa accada al proprio interno, per gli elettori, è ancora una deroga accettabile che vale i consensi attribuiti visti i sondaggi; ma quanto durerà? Quando il tempo necessario per far sì che una massa sufficiente di votanti comprenderà la differenza tra gli schemi di uno Stato ideale, di platoniana memoria, e la realtà reale, (destino ineluttabile di ogni forma di movimentismo politico), forse il tema dell’onestà verrà trattato con un occhio diverso.

A proposito di etica che diventa moralismo e di sistema immunitario che si trasforma in malattia autoimmune, tornando al M5S, non vorrei, in questo caso, si trattasse più che di un’uccisione politica, di un suicidio immunitario…

Author: admin

Michele Morandi nasce a Napoli nel 1964. Dal 1990 vive a Torino dove svolge la professione di Medico Igienista. Il suo indissolubile legame con Napoli, così come la cultura degli anni ’70, hanno fortemente influenzato la sua azione creativa. La trasposizione di immagini e vissuti del passato sono sempre diretti a un’interpretazione della realtà corrente. Nel 2013 pubblica per la Hever editrice L’uomo che non esiste. Il volume è stato presentato a Napoli presso la Saletta Rossa della Libreria Guida e a Torino al Salone Internazionale del Libro di quell’anno. Nel 2015 pubblica sempre per la Hever editrice Il teorema della memoria, presentato a Torino in anteprima presso il Salone Internazionale del Libro e a Napoli presso il Palazzo delle Arti. Nel 2019 pubblica per L’Erudita del Gruppo Giulio Perrone Editore Segui la marea. E’ autore del blog Il buco nelle nuvole, una pagina che oltrepassa la cortina nebbiosa del politically correct e del pensiero unico oggi imperante nel giornalismo e nella politica.