Toponomastica a senso unico di marcia

L’Associazione degli esuli della Venezia Giulia e Dalmazia ha stimato che in Italia esistono almeno undici strade dedicate al maresciallo Tito, comunista, massacratore degli esuli italiani e protagonista degli eccidi delle foibe. A Reggio Emilia,  a Parma, a Cornaredo, in Lombardia, a Nuoro, in tanti piccoli comuni italiani si omaggiano dittatori feroci, ma comunisti. Non mancano mai tributi a Mao Tse Tung, a Che Guevara, a Stalin, presente nella toponomastica di tante città, così come Lenin, gettonatissimo dai sindaci di sinistra e ricordato con una strada a Roma. Così come è facile imbattersi in  via Ho Chi Minh, in via Rivoluzione d’Ottobre, come fossero personaggi ed eventi da ricordare e idolatrare per aver dato un contributo positivo all’unanimità.  Cosa diremmo tutti se esistesse una via intitolata a Josef Mengele o ad Adolf Hitler, al netto di qualche idiota che ne propone l’istituzione. D’altronde qualcuno disse che l’estremismo è troppo facile. Hai la tua posizione e basta. Non devi neanche pensare. E quando vai lontano verso destra trovi gli stessi idioti che vedi a sinistra. Il problema è che il nostro è un paese per vecchi, (non persone, ma slogan). Tutti quelli che si fregiano di auto definirsi antifascisti e mai antitotalitari,  in realtà sono auto distratti da stereotipi che essi stessi alimentano.
A proposito di idolatria e strade, è morto a 73 anni Gino Strada, uno di cui ho apprezzato molto di ciò che ha fatto, ma nulla o quasi di ciò che ha detto. Probabilmente, per il tipo che era, questa celebrazione totemica non l’avrebbe apprezzata.

Condoglianze alla famiglia e un “fatevi furbi” ai santificatori post mortem.

Author: admin

Michele Morandi nasce a Napoli nel 1964. Dal 1990 vive a Torino dove svolge la professione di Medico Igienista. Il suo indissolubile legame con Napoli, così come la cultura degli anni ’70, hanno fortemente influenzato la sua azione creativa. La trasposizione di immagini e vissuti del passato sono sempre diretti a un’interpretazione della realtà corrente. Nel 2013 pubblica per la Hever editrice L’uomo che non esiste. Il volume è stato presentato a Napoli presso la Saletta Rossa della Libreria Guida e a Torino al Salone Internazionale del Libro di quell’anno. Nel 2015 pubblica sempre per la Hever editrice Il teorema della memoria, presentato a Torino in anteprima presso il Salone Internazionale del Libro e a Napoli presso il Palazzo delle Arti. Nel 2019 pubblica per L’Erudita del Gruppo Giulio Perrone Editore Segui la marea. E’ autore del blog Il buco nelle nuvole, una pagina che oltrepassa la cortina nebbiosa del politically correct e del pensiero unico oggi imperante nel giornalismo e nella politica.

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