Tante scuse, disse Beppe Grillo

Le piddiadi hanno rievocato lo spot sull’uomo che non deve chiedere mai. La nota griffe di profumi avrebbe fatto carte false per arruolare Renzi, almeno sino alle sue dimissioni dal partito.

Tuttavia, nella mia stanca serata davanti ai TG, tra la solita miriade di casi giudiziari e lo sciopero selvaggio dei tassisti animato da scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, ho preso atto del ragionamento di Beppe Grillo.

In pratica, ha liquidato il giornalista che con la scusa della rivolta dei tassinaringli chiedeva lumi sulla Raggi. Lui, con la sua mimica del volto, zeppa di uno stupore degno del miglior Marcel Marceau, sosteneva più o meno che “noi“, cioè i pentastellati, “siamo diversi; facciamo errori, ma rispetto agli altri chiediamo scusa…

In sostanza, che c’è di male se loro sbagliano?  Certo, se per i Cinque stelle tutto questo ecumenismo valesse per tutti sarebbe meraviglioso. Se a sbagliare sono gli altri “se ne devono andare a casa“, tuonava lo stesso Grillo qualche tempo fa. Ma evidentemente si riferiva a qualcun altro, reo di qualche altro sbaglio e di scuse meno salvifiche delle sue. Il ricordo indelebile di un programma della RAI del 1974 con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, “Tante scuse“, si fa strada. Lo humor nero della sigla finale, dove i due, correndo l’uno verso l’altra nell’atto di abbracciarsi, si risolveva nello schianto della Mondaini contro un albero, mentre il marito Raimondo si scansava all’ultimo momento, di proposito. https://youtu.be/XI5YO48veDk

Charles Dickens diceva: Scusi se la disturbo, come disse l’assassino gettando la vecchia nel fuoco…

Author: admin

Michele Morandi nasce a Napoli nel 1964. Dal 1990 vive a Torino dove svolge la professione di Medico Igienista. Il suo indissolubile legame con Napoli, così come la cultura degli anni ’70, hanno fortemente influenzato la sua azione creativa. La trasposizione di immagini e vissuti del passato sono sempre diretti a un’interpretazione della realtà corrente. Nel 2013 pubblica per la Hever editrice L’uomo che non esiste. Il volume è stato presentato a Napoli presso la Saletta Rossa della Libreria Guida e a Torino al Salone Internazionale del Libro di quell’anno. Nel 2015 pubblica sempre per la Hever editrice Il teorema della memoria, presentato a Torino in anteprima presso il Salone Internazionale del Libro e a Napoli presso il Palazzo delle Arti. Nel 2019 pubblica per L’Erudita del Gruppo Giulio Perrone Editore Segui la marea. E’ autore del blog Il buco nelle nuvole, una pagina che oltrepassa la cortina nebbiosa del politically correct e del pensiero unico oggi imperante nel giornalismo e nella politica.